Tu compri, io ti truffo, acquisti via internet: la nuova frangia criminale dell’economia globale

Yorba Linda, Stati Uniti:  nel pomeriggio di Venerdì 15 marzo, fa la sua comparsa alla corte federale un uomo rinviato a giudizio con l’accusa di usare un portale internet di annunci per vendere una serie di farmaci falsi per la disfunzione sessuale, affermando agli acquirenti di essere autentici. I primi sospetti sulla sua attività, nata nell’agosto 2011, sono iniziati nel  febbraio 2012, quando lo US Customs and Border Protection intercettò e sequestrò tre pacchi contenenti Cialis contraffatti e compresse di Viagra spediti dalla Cina.

Facciamo un passo indietro. Dieci anni fa, gli agenti dell’US Customs & Border Patrol avevano sequestrato circa 6.000 spedizioni di merci contraffatte, per un valore, rispetto alle vendite legali, di 99 milioni di dollari. Cinque anni fa il totale era cresciuto a 14.000 spedizioni per un valore di 197 milioni di dollari, mentre nel 2012 il  numero era salito a 22.838 spedizioni di merci contraffatte per un valore di circa 1,3 miliardi di dollari.

 Il raffronto tra questi dati  suggerisce un problema crescente. Lo studio più recente, effettuato dalla Camera di Commercio Internazionale di Bruxelles, sulle merci contraffatte, datato 2011, stima, nel 2008, il valore di commercio di prodotti contraffatti in una forbice che va tra i 287 miliardi e i 362 miliardi di dollari, includendo una cifra che va tra i 19 e i 75 miliardi di dollari in pirateria digitale (musica, film e software) oltre ad  un resto non specificato ma presumibilmente diviso tra i tipi di beni di consumo di prodotti manufatti. La media, più o meno 325 miliardi di dollari, corrisponde all’1,7% dei 19.000 miliardi di esportazioni all’anno presi in esame. Gli autori dello studio prevedono che entro il 2015, il commercio di prodotti contraffatti crescerà ad un livello stimato tra i 350 e i 570 miliardi di dollari. L’aumento dei sequestri doganali negli Stati Uniti sembra confermare le loro preoccupazioni. Lo stesso riportano i dati provenienti dall’Unione Europea, in cui sequestri sono balzati da 40.000 nel 2007 a 91.000 nel 2012.

Come la maggior parte dei falsi sequestrati, essi arrivano negli Stati Uniti in piccoli pacchetti. 9.500 delle spedizioni contraffatte nello scorso anno sono arrivati ​​con corriere espresso e 8.500 per posta e come la maggior parte dei falsi fabbricati è arrivata dalla Cina. L’acquirente viene suggestionato dalla convenienza del prezzo del prodotto venduto nel web in rapporto allo stesso acquistabile nel commercio tradizionale. La vendita di prodotti contraffatti via internet sta diventando la nuova frangia criminale dell’economia globale. L’appello che gli ingenui acquirenti truffati fanno alle autorità europee e statunitensi è quello di  una maggiore regolamentazione ed un maggiore controllo del traffico commerciale in rete. Il danno che infligge questo mercato delle sirene, non è solo economico ma coinvolge anche la salute in quanto tutta queste merce, come molti altri beni contraffatti (scarpe da ginnastica di marca, occhiali da sole permeabili ai raggi ultravioletti, profumi realizzati con acqua di fogna, 65 spedizioni di airbag finti, 2343 lotti di medicine scadute, per un totale di 3,7 milioni di prodotti adulterati o spazzatura inutile) risulta altamente  pericolosa.

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